XIX Legislatura – Tornata del 18 marzo 1896
ritornare all'unica sua missione di difendere i confini della patria.
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A Sua Eccellenza il
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A Sua Eccellenza il
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A Sua Eccellenza il
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A Sua Eccellenza il
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candidato, da far ritenere che l'elezione non fosse sincera. Quindi, il relatore, nella sua relazione, della quale non difendo la forma, ma la sostanza, dice
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antica fede che ha sempre sorretto il popolo italiano e lo ha guidato, sotto gli auspicii della Dinastia di Savoia, alla grande conquista della sua
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di una disperata difesa il cannone della sua batteria o lotta a corpo a corpo coll'asta infranta del suo fucile; al generale che cadendo solleva il suo
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E se io lo faccio è perchè la sua vita trascorse così chiusa tra gli studi, tra le discipline militari, e tra gli affetti della sua famiglia, che
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un giorno l'esercito sentirà più viva che mai la sua mancanza: sentirà che quel soldato la cui caratteristica era la virginea convinzione del dovere
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generale, colla serenità di chi dirige una manovra campale, aveva iniziato la sua azione. E noi lo vediamo salire sull'erta del difficile sentiero, lo
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colonna, scorgiamo la sua fanteria contrastare a palmo a palmo il terreno, scorgiamo dal capo ai gregari far tutto quello che a mente fredda il
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C'è infatti la lettera di un cappuccino dell'Eritrea, il quale nella sua semplicità descrive sostanzialmente in maniera eguale alla citata, come il
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desolata vedova del generale Dabormida la sua ammirazione ed il suo compianto per il prode caduto. Tale manifestazione sarà il compendio dei sentimenti
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la mano che l'ha adoperata non è stata pari alla sua missione.
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esprima la sua ammirazione più che il suo dolore per l'eroica fine del generale Dabormida, il quale, insieme a tanti prodi, cadendo sul campo dell'onore
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saluto mandato ai nostri soldati dall'egregio presidente, ed intendendo che questo saluto alla derelitta vedova del generale Dabormida avesse la sua
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maggiormente la sua intelligenza, il suo amore al dovere ed a tutto quello che si connetteva all'interesse dell'esercito. E poi fui molto afflitto dalla triste
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Ma in politica partito conservatore non si dice se non quello che vuol mantenere gli ordinamenti presenti sulla base stabilita: la sua giustizia è
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. Date una idea alta e giusta al soldato italiano ed egli non si sentirà più soldato, si sentirà volontario perchè questa è veramente la missione sua
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, presentandosi alla Camera, non sceverasse intera la responsabilità sua da quella del Governo che lo aveva preceduto? Era possibile pretendere che egli non
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Ma l'Italia è potenza mediterranea ed ha per la sua condizione geografica, nel Mediterraneo, la base della sua forza e il limite della sua espansione
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giustificato, nè giustificabile, se non trova nel tornaconto la sua ragione d'essere.
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fatto ieri l'onorevole amico mio personale il deputato, Fortis un'esposizione degna della sua abilità e del suo ingegno.
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prestigio del mio Paese e la sua posizione di grande potenza in Europa, che io desidero non si continui un'avventura così infelice.
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Ricotti ministro della guerra. Dal momento che è stato un equivoco, non vado oltre, ma non solo io, ma tutti qui hanno inteso che la sua interruzione
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intendano i giudici, quella magistratura che in Italia basta giudicare con le parole del presente guardasigilli nella sua famosa relazione contro la
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la così detta civiltà vostra in un paese che difende la patria sua, mentre sapete, che non solo in Italia, ma dovunque la storia delle colonie ha
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, piccola potenza nella forza delle sue industrie, della sua agricoltura, della sua istruzione, della sua amministrazione.
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La coscienza nazionale sa che il Ministero non può rispondere al dilemma dell'onorevole Fortis; non può dire di sua volontà se egli vuol venir via
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della responsabilità ministeriale, per la quale quando il ministro vuole agire di sua testa contro la volontà del Parlamento dice: lo faccio sotto la
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Evidentemente, in nome del suo partito, egli non è grato al nuovo Ministero, che iniziò l'opera sua con un decreto di amnistia; ed è bene che non gli
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L'onorevole Sonnino limitava la sua difesa a quella fatale giornata del primo marzo, in cui se certamente, la Dio mercè, la fortuna d'Italia non fu
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d'un popolo; quindi, se si dovesse discutere sulla correttezza e legittimità o no dell'azione e degli atti del Governo di allora, raccoglierei la sua
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Per ristabilire il prestigio della propria bandiera l'Inghilterra, potenza eminentemente colonizzatrice, sentì la necessità di fare la sua spedizione
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presidente. Onorevole Aprile, nessuno l'ha interrotto: Ella, alla sua volta, non provochi interruzioni.
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Accademia della crusca
